Francesca Iaconisi è la designer del brand Silente. L’amore per il fare si traduce nella scelta di lavorare su piccola scala, seguendo ogni fase del processo creativo, dall’ideazione alla confezione, dalla ricerca alla comunicazione.
Silente è un universo femminile, fiabesco e romantico. Volumi e colori, morbidi e avvolgenti, disegnano le silhouette di una femminilità non convenzionale e senza tempo. In questa piccola realtà creativa e sartoriale, la donna Silente ritrova bellezza, autenticità e unicità.
Abbiamo avuto l’onore di incontrare Francesca Iaconisi durante la data del Colorland leccese e abbiamo potuto farle alcune domande sul suo brand.
Da dove parte la tua ricerca?
La mia ricerca è sempre stata molto materica, è sempre partita dai materiali: una texture, una pesantezza, un colore, mi hanno sempre ispirato. Inoltre sono appassionata di vintage, tutto quello che ho collezionato durante la mia vita fa da archivio e da fonte di ispirazione.
QUANTO TI RAPPRESENTA IL TUO BRAND? Quanto sono importanti le tue radici?
Dopo 8 anni di vita, il marchio inizia ad avere una sua identità di forme e colori. Avendo rispettato la mia indole e il mio gusto estetico,le collezioni che negli anni si sono succedute hanno rispettato in modo naturale la mia estetica. Quando ospitiamo studenti di moda o tirocinanti, quello che dico sempre è di seguire se stessi, di guardare il loro guardaroba. Mai tradire quello che sei. Nel mio caso questa non è stata una strategia voluta ma è venuto da se: non mi sono lasciata trascinare dalle tendenze ma dal mio essere. Al centro ci sono io, attorno ruotano le mode. Le mie clienti vengono da me perché trovano un’identità, ovviamente trovano anche aggiornamenti sulle novità nel campo della moda, ma soprattutto un messaggio coerente in modo che si possano rispecchiare e riconoscersi.
Hai una gamma cromatica che ti racconta più di altre? il tuo rapporto con il colore è cambiato nel tempo?
Il mio concetto di moda era fluo, trash. Studiando e crescendo le mie palette sono cambiate. Da quando è nato Silente la scala cromatica è la stessa: bianco panna e color crema di base, i colori che ricordano la pietra leccese. Questi si associano a colori come sabbia, terra, ruggine, insieme al verde degli alberi. Mi ispiro alla mia terra ma non in modo scolastico, colgo in modo naturale quello che mi circonda e lo ripropongo inconsciamente nei miei capi. Sono stata la prima stilista a vestire il corpo di ballo sul palco della notte della Taranta: rappresentavo i nostri colori, la nostra terra e ne vado molto orgogliosa.
nella tua vita personale ti rispecchi nelle tue gamme cromatiche?
Si perché seguendo la mia filosofia di ispirarmi al il mio guardaroba, io sono la prima a testare colori, forme, vestibilità. Se non mi sento bene vuol dire che quell’abito non funziona.
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