Grace Coddington, la fashion stylist più longeva dello scenario moda, lascia il suo incarico dopo 28 anni nel ruolo di fashion editor presso Vogue USA.
La notizia dello scorso 20 gennaio ha scosso il mondo della moda.
Grace Coddington, detta ” The Cod” si è dimessa per dedicarsi a nuovi progetti.
Continuerà a collaborare con Vogue per quattro editoriali l’anno. Ciò conforta i suoi affezionati che, come me, seguono da anni la sua fantastica produzione, che considero tra le più creative realizzate nel fashion system in abbinamento coi più grandi fotografi e stilisti esistenti dagli anni 70 ad oggi.
Seguo i servizi di Grace Coddington dalla sua entrata in Vogue. La considero un faro di eccellenza e credo sia uno dei motivi per i quali mi sono appassionata al mondo del fashion styling; uno dei suoi servizi che amo maggiormente è quello scattato nel dicembre 2003 con la top model Natalia Vodianova che interpreta una nuova “Alice in Wonderland” vestita di blu; ho amato molto anche la meravigliosa reinterpretazione data da Grace al film di Alfred Hitchcock La finestra sul cortile nell’aprile 2013 al fianco del grande Peter Lindbergh.
Il segreto del suo successo? “Tenere sempre gli occhi aperti”. A quanti vogliano dedicarsi al suo stesso mestiere dice che i suoi occhi sono sempre stati la sua più grande forza!
Guardando tutti i servizi di Grace a Vogue troviamo uno sviluppo di stili senza pari! Vedere Grace Coddington all’opera significa guardare una delle più grandi “creatrici” che la moda possa avere. E’ sempre stata instancabile, inventando set, pose e creando i servizi con un interesse concreto per la prospettiva storica della moda e la costruzione di racconti intorno agli abiti. Grace Coddington ha sviluppato un genere tutto suo.
Quando gli altri stanno cercando il look anni 60,”The Cod” potrebbe cercare vestiti alla Marie Antoinette per scattare foto a Versailles, o puntare sul blu quando tutti stanno parlando del beige. Lei dice che l’ispirazione può arrivare da tutte le parti, non necessariamente dai vestiti ma dalla vita. “Amo le favole e mi piace sognare. Cerco di intrecciare la realtà con il sogno. Voglio che quando i lettori aprano Vogue, sorridano!”
Cosa ci riserverà ancora l’eclettica Grace? A 74 anni, ancora piena di idee e di grinta, Grace Coddington ha in cantiere nuovi grandi progetti: una collaborazione con Comme De Garçons per la produzione di un profumo e l’ingresso nella celebre agenzia Great Bowery che la rappresenterà ora al di fuori di Vogue. ” Mi piace molto Vogue, è stata la mia vita sempre, loro mi hanno scoperto come modella a 19 anni” ha detto Grace Coddington in un intervista con Bof
Si dedicherà inoltre all’animazione delle illustrazioni Catwalk Cats, di cui sono protagonisti i suoi amati gatti.
Da amante dei gatti, capisco come mai Grace abbia dedicato ai suoi mici un libro e una borsa realizzata da Balenciaga.
C’è qualcosa di davvero speciale in lei: più di centocinquantamila seguaci su instagram a seguito di solo una trentina di foto dei suoi gatti pubblicate su instagram. Lei dichiara che non ama instagram ma, pur non seguendo il suo profilo e postando solo qualche foto dei suoi amati, ha un seguito che dimostra quanto la gente ami il suo stile e la segua comunque.
“Sono una stylist narrante” dichiara. Amo le immagini di moda dallo stile pulito, definito.“Non posso stare lontana dalle pagine, ed eccomi qui, ancora a sperare di avere l’immagine perfetta, e mai soddisfatta!”
Dove può aver preso quella vivida immaginazione? Chi è quella ragazza divertente appassionata di moda che ritroviamo nelle sue fotografie? E’ una donna che, sempre discreta e lontana dai riflettori, contrappone calore al rigido rigore della Wintour; è una donna appassionata che crede nel lavoro e nell’amore, sposandosi due volte. Nella sua produzione fotografica, di tanto in tanto, troviamo qualche modella rossa, come Karen Elson che fu chiamata a interpretare in un servizio la stessa Grace Coddington. “Non amo le bellezze classiche, neanche quelle sexy”. La pelle chiara, gli occhi grandi rimandano alle foto per Vogue Inghilterra di Grace, top model negli anni della Swinging London.
Era una bellezza preraffaelita e aristocratica e al tempo stesso all’avanguardia e fashionable. Fu lì che ci fu il passaggio a fashion editor e lei racconta: ” E’ stato uno shock passare dall’altro lato: C’è molto di più nell’essere fashion editor che il semplice sbucare fuori con un carico di vestiti…I vestiti entrano a far parte di un racconto, in cui i servizi si trasformano in tele bianche su cui dipingere, su cui proiettare un mondo”
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